Storia di un’unione tra sapori e tradizione locale
Il timballo di pasta è molto più di un semplice piatto della tradizione italiana: è un simbolo di festa, convivialità e cultura gastronomica. Con le sue radici profonde, che vanno a scavare il Sud Italia fino all’antica cultura araba, questo piatto ha attraversato i secoli, adattandosi alle diverse tradizioni regionali e diventando protagonista delle tavole nei giorni di festa. In particolare, in Basilicata, il timballo non è solo un piatto ricco e gustoso, ma anche il protagonista e il simbolo di una delle celebrazioni più sentite della nostra regione, ovvero il Carnevale di Lavello.
Venite a scoprire con noi la storia, la diffusione e le caratteristiche di questa specialità, con un focus sulla sua versione lucana e sul ruolo che ricopre nei tradizionali Festini del Carnevale lavellese.
Timballo di pasta: la storia del piatto simbolo della tradizione lucana
Il timballo di pasta (da non confondere con la pasta al forno, per quanto facciano parte della stessa famiglia) è uno dei piatti simbolo della cultura gastronomica italiana che affonda le sue radici nella tradizione culinaria del Sud Italia. Le origini del timballo sono antichissime e vengono fatte risalire addirittura al Medioevo e all’antica cultura araba, dove si ipotizza che il suo nome derivi da un particolare stampo di metallo (già utilizzato nella cucina siciliana e napoletana tra il ‘600 e il ‘700) chiamato, in francese arcaico, tamballe e la cui forma ricordava, appunto, quella di un tamburo.
Questo piatto – inizialmente molto in voga tra le cucine nobili tra il XV e il XVI secolo per poi diventare un piatto popolare per celebrare i momenti di festa – ha conosciuto una larghissima diffusione, non solo a livello nazionale – dove la ricetta si è evoluta adattandosi alla storia e alla tradizione di ciascuna regione – ma anche oltre oceano. Vi basti pensare al Macaroni Pie, (conosciuto anche come Timballo del Gattopardo) il cugino americano del timballo di pasta, preparato tradizionalmente utilizzando gli spaghetti; oppure, senza andare troppo lontano, troveremo il Pastizio greco, una variante preparata con una tipologia di pasta simile ai nostri ziti.
Restando nella nostra penisola, è possibile trovare diverse varianti del nostro Timballo dove la ricetta, nella sua semplicità, ha assorbito la cultura, la tradizione e la sensibilità di ciascuna delle nostre regioni.
Troveremo, ad esempio, la lasagna alla napoletana di carnevale, con scamorza, provola e formaggi; il Timballo Bonifacio VIII, tipica del Lazio, a base di fettuccine, prosciutto e un ragù di polpettine di vitello, pollo e funghi; oppure, il timballo abruzzese, a base di scrippelle.
Per tutte le varianti regionali e nazionali che si possono incontrare, troviamo una caratteristica fondamentale in grado di accomunarle tutte: la sua funzione sociale.
Il timballo è il protagonista di ogni ritrovo, celebrazione, festa di famiglia o di provincia. Un’occasione per riunirsi, in famiglia e con la comunità, unirsi insieme alla preparazione e
Il timballo di pasta lucano
Il timballo di pasta è un piatto che ha radici ben profonde nella storia della nostra regione e della nostra tradizione. Nella sua versione lucana, il timballo varia rispetto alle ricette che si possono trovare in altre regione (e non solo, gli ingredienti, possono variare di zona in zona, ma addirittura di famiglia in famiglia).
Gli ingredienti del timballo di pasta lucano
Per tutta la regione, è possibile trovare diverse varianti del timballo di pasta lucana. Quello che vi offriamo noi è la nostra ricetta, originale e tradizionale, che consiste in:
- Pasta Sfoglia;
- Pasta: nel nostro caso mezze pennette lisce.
- Ragù di carne di vitelli: un sugo corposo e saporito, cotta lentamente con pomodoro e spezie fino a ottenere una consistenza densa e avvolgente. Preferiamo la variante di Vitello a quella classica così da permettere a chiunque (es. musulmani) di poterla gustare in serenità.
- Formaggio grattugiato;
- Mozzarella
Questo piatto, con i suoi profumi intensi e il suo sapore ricco, rappresenta perfettamente la convivialità e il calore della cucina lucana. Ogni forchettata è un viaggio nei sapori autentici della tradizione, un equilibrio perfetto tra ingredienti semplici e gusto irresistibile.
Il Timballo di Pasta e il Carnevale di Lavello: Un Legame di Tradizione e Convivialità
In Basilicata, il Carnevale di Lavello è una delle celebrazioni più caratteristiche della nostra regione, conosciuta per le sue maschere tradizionali, i festeggiamenti nelle case private e la sua profonda connessione con la gastronomia locale. Tra i vari simboli del nostro carnevale, il timballo di pasta occupa sicuramente un posto d’onore, grazie al suo connubio perfetto tra abbondanza, convivialità e tradizione popolare.
Una cosa che distingue la celebrazione del Carnevale a Lavello da tutte le altre sta nella sua tradizione di non svolgersi unicamente nelle piazze o per le strade, ma soprattutto nelle case private, all’interno di piccole feste private chiamate “Festini”. Questi ritrovi esclusivi, tramandati di generazione in generazione, rappresentano il cuore più autentico e caratteristico del Carnevale lavellese. I Festini si tengono in abitazioni private, spesso addobbate a festa, e sono accessibili solo su invito, creando un’atmosfera intima e conviviale. Tra musiche tradizionali suonate dal vivo, balli popolari e piatti tipici, gli ospiti si immergono in un’esperienza unica che fonde folklore, comunità e allegria.
I Domini: il volto della tradizione carnevalesca lavellese
Invitati d’eccezione e obbligati a ogni ‘’Festino’’ sono i Domini, figure mascherate di rosso che si aggirano per la città, entrando nei Festini allestiti nelle abitazioni o nei locali privati. Questo costume, tipico del Carnevale lavellese, consiste in una lunga tunica di raso rossa e un cappuccio, sempre rosso, che gli nasconde il viso.
Ogni mascherato porta con sé un sacchetto coordinato, contenente dolciumi da offrire a chi accetta di ballare nei Festini. In origine, il colore del Domino variava in base al ceto sociale – rosso per il popolo, nero e successivamente blu per le classi più abbienti. In questo modo, il Domino e il Carnevale rappresentano un’occasione di rovesciamento sociale, in cui i vari colori e, quindi, i vari ceti, si confondono per le strade, senza differenza tra ceto ‘’alto’’ e ‘’basso’’.
Il Ruolo del Timballo nei ‘’Festini’’
Nei Festini del Carnevale di Lavello, il timballo di pasta è uno dei piatti più preparati e offerti agli ospiti. Questo perché racchiude in sé tutti gli elementi simbolici della festa: abbondanza, tradizione familiare e convivialità.
Questo è il periodo in cui, storicamente, si consumano cibi sostanziosi prima della Quaresima. Dove ogni famiglia lavellese tramanda la propria versione del timballo, con varianti che riflettono non solo le influenze locali, ma anche i segreti custoditi di generazione in generazione. E, soprattutto, essendo un piatto che si prepara in teglie grandi e si serve a fette, il timballo è perfetto per essere condiviso tra amici e parenti durante i Festini, rafforzando il senso di comunità.
Anche dopo la fine del Carnevale, il timballo di pasta continua a essere un simbolo della gastronomia lucana, preparato in occasione di matrimoni, festività e pranzi domenicali. Tuttavia, il suo legame con il Carnevale di Lavello lo rende uno dei piatti più rappresentativi della cultura festiva lucana, capace di raccontare una storia di tradizioni, sapori e condivisione.
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Per il forte legame che lega i nostri prodotti e, la nostra passione nel prepararli, alla tradizione, per noi di Magilforno, la preparazione del timballo di pasta in occasione del Carnevale di Lavello è un rito obbligato.
I nostri timballi vengono preparati a regola d’arte, seguendo la ricetta tradizionale tramandata generazione per generazione, utilizzando solo ingredienti freschi e genuini, per regalarvi i sapori non solo delle nostre tradizioni, ma per restituirvi, a ogni assaggio, il sapore tipico di casa.
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